L’ictus (in inglese “stroke”) è una sindrome caratterizzata dall’esordio improvviso di un deficit neurologico focale che si verifica, anche senza dolore, a causa di un’interruzione dell’apporto di sangue ossigenato in un’area del cervello. Tale evento determina in pochi minuti la morte delle cellule cerebrali e può portare alla perdita (transitoria o irreversibile) delle funzioni cerebrali controllate dall’area colpita dall’ictus (es. perdita della parola, della vista, dell’udito o del movimento).
TIPI DI ICTUS
L’improvvisa sofferenza delle cellule nervose non si manifesta sempre nello stesso modo, infatti, si possono elencare tre tipologie diverse di ictus (Bear et all, 2016):

  • Ictus ischemico, provocato dall’ostruzione delle arterie cerebrali a causa di un coagulo di sangue. In questo caso si parla di ischemia cerebrale in quanto le cellule che prima venivano nutrite da quell’arteria subiscono un infarto e muoiono. L’ischemia cerebrale rappresenta l’85% di tutti i casi di ictus.
  • Ictus emorragico.  Condizione patologica conosciuta anche come emorragia cerebrale, consiste nella perdita e nel conseguente accumulo di sangue nei tessuti encefalici dovuto alla rottura di vasi sanguigni.
  • Attacco ischemico transitorio (TIA, transient ischemic attack). Si caratterizza per una temporanea interruzione o riduzione dell’afflusso del sangue al cervello. Dura pochi minuti e generalmente non provoca danni permanenti.

I SINTOMI

L’ictus si presenta con sintomi e segni ben precisi: riconoscerli e intervenire tempestivamente è fondamentale per ridurre i danni.

Gli americani usano l’acronimo FAST (Stroke Association, 2018) per riconoscere i segni dell’ictus in modo rapido:
F (Face, faccia), paresi facciale: se la bocca appare storta, gli angoli “cadono” verso il basso o un lato non si muove come l’altro.
A (Arms, braccia), deficit motorio degli arti superiori: le braccia appaiono deboli e il soggetto non riesce a tenerle entrambe tese in avanti orizzontalmente.
S (Speech, linguaggio), difficoltà nel linguaggio: il soggetto non riesce a pronunciare frasi semplici e parla farfugliando.
T (Time, tempo): se è presente anche solo uno di questi segni chiamare immediatamente i soccorsi.
Altri segni che possono aiutare a riconoscere un ictus sono: 
perdita di forza e sensibilità di un arto o di una metà del viso;
• abbassamento o perdita della vista;
perdita di equilibrio, comparsa di vertigini e senso di sbandamento;
difficoltà di comprensione;
• forte mal di testa, al di fuori della norma.

CHE COSA FARE

Nel caso si riconoscano uno o più segni e sintomi di questo tipo è fondamentale chiamare immediatamente il 118 e fornire una descrizione di quanto sta accadendo e da quanto tempo. Il soccorso immediato può aiutare a salvare la vita e consente di limitare i danni cerebrali. Non bisogna aspettare, perché nel momento dell’attacco ischemico non si può sapere se sarà transitorio e quindi senza conseguenze.
Il ricovero tempestivo nella Stroke Unit consente al paziente colpito da ictus cerebrale di effettuare gli accertamenti del caso e le terapie in grado di assicurare il recupero funzionale.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Bear M. F.Connors B.W.Paradiso M.A., 2016. Neuroscienze. Esplorando il cervello. Milano: Edra.

Stroke Association, 2018. Stroke, TIA and Warning Signs. American Heart Association – American Life Association. Available to www.strokeassociation.org