Il DSM 5  (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) inserisce le dipendenze nel capitolo denominato “Disturbi correlati a sostanze e disturbi di addiction”. Senza entrare nel dettaglio, le sostanze legate a possibili disturbi mentali sono:

  • Alcool
  • Caffeina
  • Cannabis
  • Allucinogeni
  • Inalanti
  • Oppiacei
  • Sedativi, Ipnotici o Ansiolitici
  • Stimolanti
  • Tabacco

Per una completa ed esaustiva descrizione si veda DSM 5 (Raffaello Cortina Editore, 2014).

Ogni tipo di dipendenza 
è cattiva, 
non importa se il narcotico 
è l’alcol o la morfina o l’idealismo”.

Carl Gustav Jung

Un discorso a parte merita il Disturbo da gioco d’azzardo, oggi sempre più diffuso. Tra le caratteristiche di questo disturbo ci sono:

  • necessità di quantità crescenti di denaro per ottenere la desiderata eccitazione;
  • irrequietezza nel caso si provasse a ridurre il gioco;
  • ripetuti sforzi infruttuosi per la riduzione del gioco;
  • spesso gioco in concomitanza di situazioni di disagio;
  • menzogne volte ad occultare il problema.

Nella maggior parte dei casi le dipendenze (siano esse legate a sostanze o psicologiche) vengono solo parzialmente riconosciute dagli individui coinvolti. Per questo è essenziale l’attivazione della rete parentale, amicale e medica per la risoluzione del problema.
Nelle dipendenze da sostanze il corpo assume un ruolo da protagonista, sia durante l’assunzione della sostanza, sia durante la fase di astinenza.

Il comportamento tossicomanico può essere considerato come la conseguenza di un deficit delle funzioni di mentalizzazione, ovvero della rappresentazione mentale dell’esperienza emozionale corporea. Diverse ricerche sembrerebbero confermare tale tesi: sembrerebbe infatti che le persone tossicodipendenti avrebbero una particolare difficoltà nel verbalizzare le emozioni e nel dar loro significato. L’intossicazione tenderebbe a sostituire esperienze emotive con esperienze sensoriali, identificabili solo nei due estremi di benessere e malessere (Martinotti, 2010). Non è comunque semplice delineare un quadro unitario riguardo le dipendenze, poiché le diverse sostanze d’abuso creano effetti eterogenei: si pensi allo smorzamento dell’eroina ed all’attivazione della cocaina.

Le dipendenze non legate a sostanze (es. gioco d’azzardo patologico, acquisti compulsivi, cleptomania) per molti aspetti si sovrappongono a quelle precedentemente descritte. Particolare rilevanza assumono le emozioni negative, quali senso di vuoto, noia, ansia da esposizione e rabbia, che facilitano emergenza di condotte di questo tipo.  Secondo Arciero (2012), attivata da situazioni sgradevoli, la persona sviluppa un forte desiderio di agire, che può o meno prendere forma a seconda delle circostanze in corso.

Bibliografia
American Psychiatric Association (2013). Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (5th ed.). Washington D.C: Author.
Arciero, G. & Bondolfi, G. (2012). Sé, Identità e gli Stili di Personalità. Torino: Bollati Boringhieri.
Martinotti, G. (2010). Fenomenologia della corporeità. Dalla psicopatologia al-la clinica. Roma: Edizioni Universitarie Romane.

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